
Il senso biologico del cosiddetto Colpo della Strega
Ti chini un po' per raccogliere una tazza e vieni colpito da un dolore acuto e paralizzante che ti blocca dal male. Secondo l'immaginario popolare si tratta di un sortilegio! In realtà la natura non fa nulla per caso.
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Voglio raccontarvi cosa è successo stamattina a Valentina, una ragazza di vent'anni che ha partecipato ad una delle nostre giornate. Si è chinata semplicemente per prendere una tazza appoggiata sul comodino e, a un certo punto, è rimasta letteralmente bloccata. Ha sentito una fitta lancinante all'altezza di quella zona che si chiama L5-S1 della colonna vertebrale, la zona lombo-sacrale.
È rimasta senza fiato, a tal punto che il suo riflesso biologico più immediato è stato quello di lasciarsi cadere in ginocchio per il dolore, piuttosto che rialzarsi. Ha provato a farlo, ma non ci è riuscita. Ha dovuto stendersi sul tappeto per diversi minuti e, solo rimanendo immobile, le cose andavano un po' meglio. Questa è stata l'avventura di Valentina.
Ma in che cosa consiste il colpo della strega? La domanda di Valentina è proprio questa: che cos'è dal punto di vista biologico?
Perché lo chiamiamo così?
Si chiama così per via della sua natura impervia, spiazzante, perché succede quando meno te lo aspetti, e anche un po' violenta quando si manifesta. Per la società e per la medicina, è un fenomeno apparentemente inspiegabile, se non a livello meccanico.
"Nell'immaginario popolare è stata associato a un maleficio, a un attacco magico, perché la percezione è proprio quella, tu stai facendo qualcosa e di colpo vieni spiazzato da questo dolore abbastanza acuto."
Trovo interessante che si chiami "colpo della strega", perché significa che c'è comunque un minimo di consapevolezza che quel fenomeno, quel dolore, è in funzione a qualche cosa. Non è un evento totalmente casuale. Semplicemente, d'impulso, le persone non hanno mai saputo attribuirgli una causa sensata. Noi, fortunatamente, con le Bioscienze Sistemiche questo possiamo farlo, e l'abbiamo fatto con Valentina.
I tessuti coinvolti nel processo
Fondamentalmente, in una lombalgia acuta di questo tipo, in quella specifica area, sono coinvolti i tessuti connettivali. Il connettivo è quel tessuto che connette, che porta nutrimento alla zona. Discende da un foglietto embrionale che si chiama mesoderma recente, un'informazione molto importante per capire come funziona.
A sua volta, il connettivo è innervato da una zona del cervello che lo governa, una zona del cosiddetto "nuovo cervello" (il neoencefalo) che si chiama sostanza bianca.
La curva bifasica: dalla svalutazione alla riparazione
Per capire il percepito biologico che causa il colpo della strega, dobbiamo partire dalla curva bifasica, che si compone di due fasi.
Fase 1: La fase di allarme (il conflitto)
Nel caso di Valentina, come lei stessa ha confermato, c'è stato un momento in cui non si è sentita particolarmente ascoltata nel "branco". Non ha sentito la giusta posizione nel clan rispetto al proprio rango e al proprio compito biologico (il branco può essere la famiglia o il posto di lavoro). In questa fase, se andassimo a vedere con un microscopio elettronico, vedremmo il suo connettivo piuttosto bucato, un po' come un formaggio svizzero. Questo avviene a causa dell'apoptosi, una morte cellulare controllata. È "controllata" perché è ordinata dal cervello e le cellule agiscono perché vogliono che questo avvenga. Non parliamo di patologia o di malattia, questo lo lasciamo ai medici. Dal punto di vista biologico, lo scopo dell'apoptosi è di rendere più forte quella zona.
Fase 2: La fase di riparazione (il dolore)
Il dolore non si manifesta durante il conflitto, ma quando questo si risolve. Valentina, infatti, poco prima di bloccarsi era al telefono con l'unica sua alleata tra le colleghe e le aveva appena detto: "Beh, sono contenta che finalmente per una volta hanno fatto come dicevo io". In quel momento ha sciolto il suo conflitto, si è sentita finalmente ascoltata, ha sentito di avere voce in capitolo. Subito dopo, il corpo entra nella prima fase calda e riparativa (PCL-A). Il tessuto che si era bucato deve essere riparato. Chiaramente l'area si "bagna", riceve nutrimento affinché ci sia la sostituzione con cellule più giovani. Questo è il senso biologico: rafforzare quella zona.
Quindi, Valentina, tu hai sciolto un attimino prima questo tuo vecchio spiazzamento. Il tuo movimento successivo, anche se minimo, ha sconquassato la parte connettiva che in quella circostanza era molto delicata e fragile. Il blocco che hai sentito è avvenuto perché eri in post-conflitto-lisi.
"Lo scopo dal punto di vista biologico non è tanto quello di indagare sul sintomo [...] lo scopo è di far sì che quella riparazione blocchi un attimo quell'essere vivente in modo tale che appunto non vada in giro a fare i danni."
Non è un caso isolato. Anche a me è successo. L'ultima volta, un anno fa, mi sono chinato semplicemente per allacciarmi la scarpa e lì sono rimasto. Non ha niente a che vedere con l'anzianità, infatti Valentina ha vent'anni. È semplicemente una questione individuale di ogni organismo.
Una piccola chicca per le donne mancine
C'è una piccola chicca, se vogliamo chiamarla così, soprattutto per le donne mancine. Il senso biologico è lo stesso, ma nel caso delle mancine ho visto che statisticamente c'è un elemento in più. Questo tipo di attivazione tocca molto di più le corde dell'identità e soprattutto della famiglia d'origine. Non significa che sia così per tutte, ma è una buona cosa saperla.
Bene, per oggi è tutto. Vi auguro un buon proseguimento. Un abbraccio fortissimo.
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