Chi sono i bulli e i leoni da tastiera e come smettere di esserlo [con esercizio]

Chi sono i bulli e i leoni da tastiera e come smettere di esserlo [con esercizio]

Buongiorno a tutti! Oggi voglio affrontare un tema che mi sta molto a cuore, partendo da una domanda che mi è stata posta via email:

"Cosa spinge le persone a diventare bulli da tastiera? Perché scelgono quel comportamento invece di altri?"

La domanda è etologica, cioè riguarda il comportamento biologico, ma possiamo ampliarla includendo anche i bulli "tradizionali" (a scuola, al lavoro, ecc.). Il meccanismo, in fondo, è lo stesso: la differenza è solo il livello di esposizione.

E non importa se parliamo di adolescenti, bambini o adulti: il fenomeno è trasversale. Allora, partiamo dalle basi per capire davvero cosa succede.

La grande illusione: bene vs male

Noi esseri umani siamo gli unici a credere nella dicotomia bene vs male, un’invenzione che in natura non esiste.

  • In natura, non c’è "buono" o "cattivo", ma solo ciò che è utile o non utile alla vita.
  • Persino la morte ha una sua funzione biologica, quindi la natura non la vede come "male".

Eppure, abbiamo strutturato la nostra mente così:

✅ Bene = salute, salvezza, pace
❌ Male = colpa, guerra, distruzione

Nessuno vuole essere considerato "malvagio", ma tutti vogliono sentirsi dalla parte del "bene". Questo crea un problema enorme:

"Se io sono il buono, allora chi la pensa diversamente è il cattivo, e ho il diritto di combatterlo."

È così che nascono guerre, discriminazioni, bullismo (online e offline).

Il meccanismo del bullo: perché aggredisci?

La biologia del rancore

Nel mondo animale (e quindi anche in noi), esiste il conflitto di rancore:

  • Se un lupo viene sottomesso dal capobranco, non può ribellarsi (perché perderebbe).
  • Allora si femminilizza (se maschio) o si mascolinizza (se femmina), abbassando il testosterone e aumentando gli estrogeni.

Nell’uomo, questo si traduce in:

  • Rabbia repressa
  • Bisogno di sfogarsi su qualcuno più debole

La dopamina dell’insulto

Quando insulti qualcuno online:

  1. Ti senti superiore ("Io valgo di più")
  2. Attivi il sistema dopaminergico → ti dà piacere momentaneo
  3. Cadi in una dipendenza → cerchi sempre più occasioni per insultare

La coalizione del branco

Spesso i bulli da tastiera si uniscono in gruppi:

  • Attaccare insieme dà un senso di appartenenza (grazie all’ossitocina).
  • Più persone insultano, più ci si sente giustificati.

Come uscire dal gioco del bullo (esercizio pratico)

Se ti capita di essere aggressivo online (o nella vita), prova questo esercizio in 3 fasi prima di scrivere:

Fase 1: respiro e presenza

  1. Chiudi gli occhi davanti al messaggio che vuoi scrivere.
  2. Inspira per 4 secondi, trattieni per 2, espira per 6.
  3. Ripeti 3 volte.
  4. Domanda chiave: "Se fossi pienamente presente, scriverei ancora questo messaggio?"
    • Se NO, fermati.
    • Se , vai alla fase 2.

Fase 2: chi sta parlando?

Osservati da fuori:

  • Chi sta davvero scrivendo?
    • Un bambino ferito?
    • Qualcuno che ti ha insegnato a comunicare così?

Ripeti mentalmente:

"Io non sono la mia rabbia. Scelgo parole che costruiscono, non distruggono."

Fase 3: il test della dignità

  • Leggi il messaggio come se lo stessi dicendo a un bambino che ami.
  • Chiediti: "Tra 10 anni, sarò fiero di queste parole?"
    • Se , invialo.
    • Se NO, riscrivilo con più dignità.

Conclusione: scegliere di non partecipare

Il bullismo (online e offline) è un gioco a somma zero:

  • Non ti rende felice (è solo una scarica momentanea).
  • Alimenta dipendenze biochimiche e comportamentali.

La vera libertà sta nel non partecipare.

"Se qualcuno ti insulta, invece di rispondere a tono, linkagli questo esercizio. Auguragli di trovare pace."

A domani, con un nuovo approfondimento! 🌿

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