![Chi sono i bulli e i leoni da tastiera e come smettere di esserlo [con esercizio]](/content/images/size/w1200/2025/04/leoni-da-tastiera.jpg)
Chi sono i bulli e i leoni da tastiera e come smettere di esserlo [con esercizio]
Buongiorno a tutti! Oggi voglio affrontare un tema che mi sta molto a cuore, partendo da una domanda che mi è stata posta via email:
"Cosa spinge le persone a diventare bulli da tastiera? Perché scelgono quel comportamento invece di altri?"
La domanda è etologica, cioè riguarda il comportamento biologico, ma possiamo ampliarla includendo anche i bulli "tradizionali" (a scuola, al lavoro, ecc.). Il meccanismo, in fondo, è lo stesso: la differenza è solo il livello di esposizione.
E non importa se parliamo di adolescenti, bambini o adulti: il fenomeno è trasversale. Allora, partiamo dalle basi per capire davvero cosa succede.
La grande illusione: bene vs male
Noi esseri umani siamo gli unici a credere nella dicotomia bene vs male, un’invenzione che in natura non esiste.
- In natura, non c’è "buono" o "cattivo", ma solo ciò che è utile o non utile alla vita.
- Persino la morte ha una sua funzione biologica, quindi la natura non la vede come "male".
Eppure, abbiamo strutturato la nostra mente così:
✅ Bene = salute, salvezza, pace
❌ Male = colpa, guerra, distruzione
Nessuno vuole essere considerato "malvagio", ma tutti vogliono sentirsi dalla parte del "bene". Questo crea un problema enorme:
"Se io sono il buono, allora chi la pensa diversamente è il cattivo, e ho il diritto di combatterlo."
È così che nascono guerre, discriminazioni, bullismo (online e offline).
Il meccanismo del bullo: perché aggredisci?
La biologia del rancore
Nel mondo animale (e quindi anche in noi), esiste il conflitto di rancore:
- Se un lupo viene sottomesso dal capobranco, non può ribellarsi (perché perderebbe).
- Allora si femminilizza (se maschio) o si mascolinizza (se femmina), abbassando il testosterone e aumentando gli estrogeni.
Nell’uomo, questo si traduce in:
- Rabbia repressa
- Bisogno di sfogarsi su qualcuno più debole
La dopamina dell’insulto
Quando insulti qualcuno online:
- Ti senti superiore ("Io valgo di più")
- Attivi il sistema dopaminergico → ti dà piacere momentaneo
- Cadi in una dipendenza → cerchi sempre più occasioni per insultare
La coalizione del branco
Spesso i bulli da tastiera si uniscono in gruppi:
- Attaccare insieme dà un senso di appartenenza (grazie all’ossitocina).
- Più persone insultano, più ci si sente giustificati.
Come uscire dal gioco del bullo (esercizio pratico)
Se ti capita di essere aggressivo online (o nella vita), prova questo esercizio in 3 fasi prima di scrivere:
Fase 1: respiro e presenza
- Chiudi gli occhi davanti al messaggio che vuoi scrivere.
- Inspira per 4 secondi, trattieni per 2, espira per 6.
- Ripeti 3 volte.
- Domanda chiave: "Se fossi pienamente presente, scriverei ancora questo messaggio?"
- Se NO, fermati.
- Se SÌ, vai alla fase 2.
Fase 2: chi sta parlando?
Osservati da fuori:
- Chi sta davvero scrivendo?
- Un bambino ferito?
- Qualcuno che ti ha insegnato a comunicare così?
Ripeti mentalmente:
"Io non sono la mia rabbia. Scelgo parole che costruiscono, non distruggono."
Fase 3: il test della dignità
- Leggi il messaggio come se lo stessi dicendo a un bambino che ami.
- Chiediti: "Tra 10 anni, sarò fiero di queste parole?"
- Se SÌ, invialo.
- Se NO, riscrivilo con più dignità.
Conclusione: scegliere di non partecipare
Il bullismo (online e offline) è un gioco a somma zero:
- Non ti rende felice (è solo una scarica momentanea).
- Alimenta dipendenze biochimiche e comportamentali.
La vera libertà sta nel non partecipare.
"Se qualcuno ti insulta, invece di rispondere a tono, linkagli questo esercizio. Auguragli di trovare pace."
A domani, con un nuovo approfondimento! 🌿
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