Costellazioni familiari, spirituali e biologiche: la forza invisibile che guida la vita

Costellazioni familiari, spirituali e biologiche: la forza invisibile che guida la vita

La vita è una costellazione, poiché è fatta di un intreccio continuo di dinamiche, copioni e schemi transgenerazionali che si ripetono ciclicamente, manifestandosi nell'esistenza di ciascuna persona.

Questi cicli di esperienze e comportamenti sono influenzati da ciò che il biologo Rupert Sheldrake definisce campi morfogenetici. Ma cosa sono esattamente questi campi, e come influenzano la nostra esistenza? Scopriamo insieme.

I campi morfogenetici: cos'è questa energia invisibile?

Secondo Sheldrake, il genere umano (e lo stesso vale per gli animali e le piante) è guidato da campi coscienti di informazioni che orientano la formazione e lo sviluppo delle strutture biologiche degli organismi viventi. In altre parole, il campo morfogenetico è un campo invisibile che contiene le "istruzioni" per la forma e il comportamento degli esseri viventi, influenzandone la crescita e l'evoluzione.

Questo concetto suggerisce che le caratteristiche ereditarie e i modelli comportamentali siano determinati non solo dalla genetica, ma anche da una sorta di memoria collettiva, una conoscenza condivisa tra gli individui della stessa specie. Questa memoria collettiva è ciò che chiamiamo "campo morfogenetico".

Inoltre, questa energia è intelligentissima e autocosciente – come possiamo osservare nei nostri lavori di gruppo e nelle ipnosi biosistemiche – e possiede una logica e capacità pianificatoria precisa. Per questo, il termine "campo" non rende giustizia alla sua natura. Noi preferiamo definirla "Spirito", "Grande Anima" o, sebbene impreciso, "Campo di Coscienza".

Le leggi universali e gli ordini sistemici

Questa struttura di campi (simile a una serie di bolle racchiuse in una bolla più grande), che include anche i Sistemi familiari, è governata da leggi universali che regolano la vita organica. Nel caso degli esseri umani, parliamo di Ordini Sistemici che, quando rispettati, generano armonia, ordine e abbondanza.

Il primo passo per allinearsi a questi ordini è riconoscere e includere le proprie radici, ovvero le proprie origini. Queste origini non devono essere necessariamente approvate nei dettagli, ma riconosciute per dar vita ad un processo di crescita e trasformazione.

La memoria collettiva delle tribù e il ruolo degli sciamani

Tutto questo accompagna l'umanità fin dalla notte dei tempi. Nel pieno Neolitico, le tribù si riunivano attorno al fuoco per ascoltare il capo spirituale o lo sciamano che raccontava le storie dei grandi padri. A queste narrazioni seguivano canti e danze, che, insieme alle ombre proiettate dalle fiamme, creavano un legame metafisico tra i viventi e gli spiriti degli antenati.

Spesso, come accade anche in molte società tribali oggi (come nel caso di mia madre, che ha vissuto con i nativi americani Hopi), venivano scelti alcuni partecipanti al falò per muoversi spontaneamente, manifestando dinamiche inconsce che sfuggivano agli occhi della tribù, ma che erano evidenti a chi sapeva osservare.

La tragedia greca e le dinamiche familiari

Tutte le civiltà umane hanno favorito questo movimento dello Spirito. Un esempio eclatante è la tragedia greca, con la sua mitologia carica di significati profondi.

Pensiamo a Oreste, che diventa famoso per aver ucciso sua madre, Clitennestra, per vendicare l'assassinio di suo padre. Questa violenza, come un'ombra viva che grava sulla famiglia, esplode solo quando avviene il secondo delitto.

Un altro esempio celebre è quello di Edipo, che uccide il padre, sostituendolo, e sposa la madre, Giocasta. Edipo non sapeva che l'uomo che aveva ucciso per strada fosse suo padre. Solo successivamente, scoprendo la verità sulla sua identità e sui suoi atti, si sconvolge profondamente e si esilia volontariamente per espiare la sua colpa.

Ogni individuo, infatti, riproduce inconsapevolmente le dinamiche del proprio Sistema di appartenenza. Anche la professione scelta può essere espressione di un movimento profondo che affonda le radici nella storia familiare.

I metodi terapeutici: dalle costellazioni familiari alla rivoluzione di Bert Hellinger

Nel corso dei secoli, molti ricercatori europei hanno intuito l'esistenza di un insieme di campi in cui l'essere umano nasce, cresce, si sviluppa e muore. È da questa comprensione che sono emersi nel tempo metodi e tecniche al servizio dell'uomo, come l'ipnosi di Milton Erickson, lo psicodramma di Moreno, la Gestalt di Perls, la terapia familiare, gli assunti di Carl Gustav Jung.

La grande rivoluzione è poi arrivata con Bert Hellinger, psicologo ed ex sacerdote tedesco, che, osservando le similitudini e le differenze tra la civiltà europea e quella degli Zulù, decise di abbandonare il sacerdozio. Approfondendo le scoperte sistemiche esistenti, cominciò a definire ciò che oggi chiamiamo Costellazioni familiari e sistemiche.

In questo percorso, fu decisivo per lui l'incontro con l'Analisi Transazionale di Eric Berne, in particolare il concetto di copione di vita, che descrive i modelli di comportamento inconsci che si formano fin dall'infanzia, influenzati dalle esperienze passate, dalle relazioni familiari e dai modelli comportamentali appresi.

Le Costellazioni sistemiche ampliano questa visione, includendo il contesto più ampio dei sistemi familiari.

L’approccio delle costellazioni spirituali

Bert Hellinger ha quindi scoperto e raffinato un metodo chiamato Costellazioni familiari e sistemiche. Tuttavia, dopo anni di esperienza, si rese conto che c'era sempre un elemento di disturbo tra il cliente e la Grande Anima: il terapeuta.

Il terapeuta, infatti, volente o nolente, tende a interpretare, a utilizzare i propri studi, le proprie convinzioni, i paradigmi accademici, gli ideali e il proprio codice morale, ostacolando così i movimenti spontanei dello Spirito e il profondo cammino della persona verso il suo vero destino. Per questa ragione, Hellinger decise di rimuovere il terapeuta dall'equazione, lasciando che il campo morfogenetico agisse al massimo della sua potenza.

Le Costellazioni, dunque, non sono in alcun modo un metodo psicoterapico né medico, ma piuttosto un aiuto attivo ed efficiente alla vita.

È in questo contesto che nascono le Costellazioni Spirituali.

Il corpo e lo spirito: l’unità dell’essere umano

L'essere umano, però, è anche un organismo: fatto di cellule, neuroni, sistema nervoso ed emozioni, in altre parole, di vita organica. Come ci ricorda Socrate: "Non separare il corpo dall'anima, né l'azione dall'intelletto, ma coltiva l'unità di tutti i loro aspetti". Le due dimensioni, corpo e anima, non vanno divise, poiché farlo sarebbe come vivisezionare la persona.

Questa informazione, infatti, è radicata nel Campo di Coscienza e rappresenta lo stadio evolutivo successivo dell'umanità, che si sta diffondendo nel sapere collettivo, particolarmente nelle ultime generazioni di cui anche noi facciamo parte.

L'evoluzione del lavoro sistemico: costellazioni biologiche e l'approccio di Michele Blum

Alcuni facilitatori di costellazioni, purtroppo, restano intrappolati nell'obsoleta (e pericolosa) convinzione di dover "terapizzare" i propri clienti a ogni costo, arrivando addirittura a trattare la malattia nei loro lavori – nonostante questa sia competenza esclusiva dei medici. Al contrario, altri operatori, più seri e al servizio della vita, rinunciano ai concetti di "malattia" e "guarigione", lasciandoli al dominio dei medici, e osservano i fenomeni biologici per ciò che sono, senza interpretazioni, senza l'intento di curare o guarire, e senza sostituirsi a qualsiasi terapia o trattamento medico. Essi rimangono al loro posto, guardando il fenomeno (detto volgarmente sintomo) come un'opportunità di adattamento, crescita, scoperta ed evoluzione.

In questo modo, lo Spirito inizia a servirsi di coloro che hanno integrato i principi dei lavori sistemici con le leggi biologiche. Tra questi, Michele Blum è uno dei principali pionieri. Quello che conta è che il campo morfogenetico dell'umanità ha rilasciato una nuova scienza, destinata a essere praticata e diffusa dai suoi membri.

Da qui sono nate le discipline biosistemiche, che uniscono le 5 leggi biologiche con gli Ordini Sistemici in un unico sguardo. Tra queste, le ipnosi biologiche-sistemiche (di cui Michele Blum è uno dei primi scopritori e praticanti), e le Costellazioni Biologiche-Sistemiche, un metodo che si applica anche nelle dinamiche di gruppo.

Infatti, se è vero che ogni strumento che propone una soluzione non dovrebbe mai contrastare o minacciare ciò che già esiste e funziona efficacemente, è altrettanto vero che, grazie alla ricerca personale di Michele Blum, potrebbero emergere nel tempo forme più avanzate di Costellazioni (anche applicabili durante le sedute di ipnosi biosistemica).

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