Le Discipline di auto-indagine simbolica che aiutano a capirci meglio

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Human design, libero arbitrio e biologia: un viaggio nell'autoconoscenza

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Ogni tanto mi capita di ricevere test e risultati sul mio profilo caratteriale, oppure mi viene chiesto cosa ne penso di certi sistemi di autoconoscenza. Recentemente, una domanda in particolare ha catturato la mia attenzione: "Cosa ne pensi dello Human Design e come si incastra con il libero arbitrio e la biologia adattativa, quindi con le bioscienze sistemiche?"

Una domanda decisamente impegnativa, lo ammetto! E per "tagliare subito la testa al manzo" – e non al toro, visto che è il mio segno zodiacale e ne parleremo – vi dico subito che la mia conoscenza dello Human Design non è vastissima, anche se ho fatto il test tempo fa. Ma proviamo a fare un po' di chiarezza insieme, partendo dalla mia esperienza e dalle mie riflessioni.

Cos'è lo human design? Un piccolo riassunto

Ma che cos'è questo Human Design? Potremmo definirlo come uno dei tanti sistemi di autoconoscenza o introspezione. Sembra sia nato nell'87 grazie a un canadese, e la sua particolarità è quella di mettere insieme elementi presi da diverse tradizioni:

  • L'astrologia (data e luogo di nascita)
  • L'I Ching (i 64 esagrammi)
  • I Chakra
  • La Kabbalah (l'Albero della Vita)

Sto volutamente banalizzando un po', non per sminuire la disciplina, ma perché spero che, se tra voi c'è qualcuno che la conosce bene, possa magari condividere la sua esperienza nei commenti. Io, come sempre, parlo in base alla mia semplice esperienza personale..

La grande domanda: e il libero arbitrio?

Prima di addentrarci oltre, tolgo subito dal tavolo la questione del libero arbitrio, almeno come la si intende comunemente. Io sono uno di quelli che non crede minimamente alla favola del libero arbitrio inteso come la presunta capacità di riconoscere il bene e distinguere il male. Perché?

Semplicemente perché rispondiamo costantemente a stimoli, intuizioni, e soprattutto al nostro imprinting culturale. E come se non bastasse, siamo influenzati da tutte le "missioni" sistemiche, dai codici ontogenetici e filogenetici. A livello comportamentale, il nostro cervello, la nostra psiche e i nostri tessuti si adattano all'ambiente, e l'ambiente include sempre le persone con cui interagiamo.

"Sapendo che noi rispondiamo a stimoli, intuizioni e soprattutto il nostro fattore culturale... in che cosa consiste questa libertà dell'uomo?"

Pensiamo di scegliere liberamente, magari il gusto di un gelato, e poi scopriamo che quel sapore – nel mio caso il pistacchio – era qualcosa che mangiava mia madre mentre era incinta di me. Quindi, di quale libertà stiamo parlando? Credo ci sia un piccolo margine, un "fermento" di libertà, ma il concetto di libero arbitrio come potere assoluto di scelta mi sembra più una narrativa legata alla sfera della religiosità personale.

Human design e altri sistemi: cosa ci dicono di noi?

Tornando allo Human Design, quando feci il test emersero aspetti interessanti. Ma questo non è una sua esclusiva. Esiste una vasta gamma di sistemi di introspezione, ognuno con le sue specificità. Potrà suonare un po' "ignorante" da parte mia, ma spesso trovo che molti si assomiglino.

Tra quelli che ho approfondito un po' di più ci sono:

  • I Gene Keys, una ramificazione diretta dello Human Design.
  • L'astrologia evolutiva o psicologica.
  • L'Enneagramma, un sistema che trovo molto interessante.

Una precisazione sull'Enneagramma: per mio personale consiglio, invito a non collegarlo troppo strettamente alle 5 Leggi Biologiche. So che c'è questa tendenza e che alcune cose sembrano collimare, ma bisogna essere cauti. Le 5 Leggi Biologiche ci insegnano che i cambiamenti comportamentali, legati alle cosiddette costellazioni psichiche, si improntano soprattutto nei primissimi istanti di vita e fino ai 2-3 anni. Da lì si sviluppa quello che chiamiamo "carattere".

L'Enneagramma è affascinante, così come lo Human Design, ma attenzione a non cadere in facili inganni. A volte, nel mondo delle 5 Leggi Biologiche, si cerca di "riempire" con l'Enneagramma quello che sembra mancare, come la parte sistemica o la spiegazione del perché una persona attivi la laringe e un'altra i bronchi di fronte alla stessa situazione. Le 5 Leggi Biologiche, pur essendo incomplete su certi fronti, offrono risposte verificabili quando si amplia lo sguardo, considerando l'essere biologico come manifestazione di tutti i viventi che lo hanno preceduto. È da qui che nascono le bioscienze sistemiche.

Esistono poi altre discipline come l'astrologia antroposofica (o astrosofia, legata al mondo di Rudolf Steiner) e la biochinesiologia. Non posso approfondirle tutte, il tempo è tiranno, ma credo sia estremamente interessante confrontarsi con persone specializzate in queste materie per vederle più chiaramente.

L'effetto "ma sta parlando proprio di me!": il ruolo dell'autopercezione

C'è un aspetto fondamentale da considerare quando ci approcciamo a questi sistemi: l'autopercezione. Ricordo un'amica che lavorava come segretaria per un famoso giornale svizzero. Era lei a scrivere gli oroscopi, spesso prendendoli da edizioni di anni precedenti. E la gente, leggendoli, annuiva convinta: "Sì, sì, è proprio così!".

Questo ci porta a parlare di come funziona il nostro cervello. Abbiamo una parte, nella corteccia prefrontale mediale, legata all'identità e alla relazione, che seleziona e riconosce ciò che risuona con la nostra esperienza. È il classico effetto del "ah, ma parla proprio di me!". Questo meccanismo è biologicamente utile: quando un sistema ci fornisce un linguaggio coerente per interpretare noi stessi, il cervello usa quell'informazione, magari una frase volutamente un po' vaga, per stabilizzare una narrativa interna, ridurre le ambiguità e guidare le scelte.

Feci un esperimento inviando oroscopi "farlocchi" a conoscenti, soprattutto di sera, a giornata conclusa, per evitare l'effetto della profezia che si autoavvera. Molti riscontravano una sorprendente aderenza alla loro giornata, tranne ovviamente chi aveva avuto palesi sfortune! Questo ci dice molto su come siamo portati a trovare conferme.

Ma allora, perché alcuni sistemi "ci azzeccano"?

Non penso che sistemi come lo Human Design funzionino solo per l'effetto appena descritto. Alcuni sono veramente specifici e interessanti. Quindi, come mai a volte "ci azzeccano" in modo così preciso?

Spesso dietro c'è una saggezza antica. Chi ha sviluppato queste conoscenze non aveva internet e passava il tempo a osservare le stelle, il cielo e le persone.

Prendiamo l'astrologia classica. Io sono Toro. So che molte persone del Toro hanno aspetti simili ai miei: il piacere del cibo, della siesta, la valorizzazione del riposo, la ricerca di stabilità.

Vi racconto un aneddoto. Ho conosciuto una ragazza, anche lei Toro. Scherzando, le dissi che ero nato due settimane dopo le previsioni dei medici. Lei strabuzzò gli occhi e mi rivelò di essere nata due settimane prima! Entrambi, in modi opposti, replicavamo il nostro "schema di nascita": io tendenzialmente ritardatario, lei sempre in anticipo. Nonostante lo stesso segno, fattori biologici come lo schema di nascita creano differenze.

L'astrologia va presa con le pinze. Sempre parlando di me, ho due sorelle gemelle. Stesso giorno di nascita, stessa ora (qualche minuto di differenza). Se leggessero l'oroscopo, sarebbe diverso per loro, perché hanno stili di vita e caratteri molto diversi. Qui subentrano fattori come la lateralità biologica (una destrimane, l'altra mancina) che già crea enormi differenze. Nei gemelli, è interessante vedere come si dividano "compiti" o missioni a livello sistemico, magari una più legata alla nonna materna, l'altra a quella paterna. Sono aspetti verificabili e affascinanti che evidenziano l'unicità di ogni persona.

L'influenza della biologia: oltre la genetica

Come mai, dunque, certi calcoli e sistemi sembrano riprodurre così bene chi siamo? Forse la risposta non va cercata solo nella biologia come la intendiamo comunemente (cellule, tessuti). Per "biologico" intendo la vita, la giungla, il nostro essere animali, l'istinto.

Ci sono fattori che sicuramente combaciano con la biologia adattativa. Ma la biologia è anche collettiva: l'interazione con l'altro permette la vita. Un aspetto che ritengo cruciale è l'influenza di fattori invisibili come la luce (solare, o lunare riflessa di notte) e la posizione rispetto al nostro pianeta in cui nasciamo. La luna piena, ad esempio, influisce sulle nascite, sul sistema endocrino e nervoso, sui funghi, sulle piante, e quindi anche su di noi, fin da quando siamo nella pancia della mamma.

Pensiamoci: chi nasce sotto un certo segno zodiacale, ha già vissuto nove mesi nel grembo materno. Durante la gestazione:

  • L'ambiente intrauterino modella epigeneticamente il nostro sistema nervoso ed endocrino.
  • Gli ormoni materni (cortisolo, serotonina, dopamina), influenzati dalla quotidianità della madre (bollette da pagare, stress, gioie), hanno un impatto sul feto.
  • La qualità del rapporto mamma-feto e mamma-papà influenza lo sviluppo delle reti neuronali del feto. Un feto esposto a forti stress materni può sviluppare ipervigilanza o, al contrario, un ritiro energetico.

Sistemi come l'Enneagramma, a volte, codificano queste strategie adattative in forme narrative.

La nascita: un momento chiave

Poi c'è il momento della nascita. Come ho già spiegato altre volte, non esiste il "parto normale". Ogni nascita è un evento unico. Tutto ciò che accade nei minuti precedenti e successivi al parto influenza e plasma la nostra unicità. Il passaggio da feto a neonato è un cambiamento completo di stile di vita, un piccolo "shock biologico" che ci costringe ad adattarci a un ambiente apparentemente nuovo.

Ci sono quindi molti fattori biologici da considerare:

  • La nutrizione prenatale.
  • Tutto ciò che avviene dentro la placenta.
  • Lo shock biologico originario, la nascita stessa.

Ma non è tutto qui. Sappiamo, ad esempio osservando le dinamiche nelle costellazioni biosistemiche, che ci sono persone che riproducono il destino di un antenato, come uno zio disperso in Siberia. Dinamiche che, viste solo dal contesto individuale, sarebbero inspiegabili.

Un invito all'esplorazione e alla verifica

Tutto questo è estremamente interessante. Invito chi ha la possibilità, il tempo e le risorse, ad approfondire questi temi. Bisogna sempre essere aperti alle novità, ma anche consapevoli che molte di queste discipline o sistemi potrebbero contenere elementi non del tutto "giusti" nel pacchetto, che richiedono studio e discernimento per "assestare il colpo".

L'abbiamo visto anche con le 5 Leggi Biologiche. Ora che sto scrivendo il libro, mi rendo conto di alcuni, seppur non tanti, errori grossolani che a volte vengono divulgati per una mancanza di verifica. Invece, verificando – e concedendosi anche lo spazio di sbagliare, perché l'errore aiuta a crescere – c'è la possibilità di migliorare qualsiasi metodologia, per offrire un servizio migliore agli altri e a noi stessi.

Un abbraccio fortissimo!

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