Il senso biologico dell'invidia

Il senso biologico dell'invidia

L’invidia è una bussola: impara a usarla per trovare la tua strada

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Qualche tempo fa mi sono imbattuto in una frase di un filosofo di nome Silvio Ceccato che mi ha molto colpito. Diceva: "l'invidioso è destinato a non godere mai". E penso sia profondamente vero. L'invidia, in fin dei conti, è una questione di approccio, un'emozione che, se non gestita, finisce per avvelenarci.

Ma se ti dicessi che potremmo trasformarla in una nostra alleata?

Perché proviamo invidia? Un'emozione scomoda ma naturale

Partiamo da un presupposto: l'invidia è un'emozione universale, che proviamo tutti, specialmente da bambini. Spesso è vista come qualcosa di brutto, da nascondere o negare. Ma in natura, nella nostra biologia più profonda, nulla esiste per caso.

L'invidia nasce come un meccanismo comparativo. Negli animali sociali, e quindi anche in noi Homo sapiens, confrontarsi con il branco o con il gruppo era essenziale per capire il nostro posto nella gerarchia. Serviva a comprendere cosa fosse necessario per accedere a più risorse, ottenere maggiore protezione o avere più possibilità di riproduzione.

In parole semplici, l'invidia è un segnale. Quando la proviamo, il nostro istinto ci sta dicendo: "Lì c'è qualcosa che vorrei anch'io. Ma qual è il mio posto rispetto a chi già ce l'ha?".

Questo è il motore primordiale dell'invidia. Anche se a nessuno di noi piace subirla, riconoscere la sua funzione è il primo passo per non esserne schiacciati. Se la riconosci, puoi usarla come una bussola che ti mostra cosa desideri realmente.

Il bivio: usare l'invidia o lasciarsi distruggere

Quando provi invidia, ti trovi davanti a un bivio. Da un lato, puoi scegliere la strada della negazione. Se reprimi o neghi questa emozione, rischi di sviluppare rancore, autosvalutazione o, nel peggiore dei casi, un desiderio distruttivo verso l'altra persona. È il percorso di chi si lamenta costantemente senza però cambiare mai nulla nella propria vita, rimanendo immobile.

Dall'altro lato, c'è la strada dell'azione. In natura, spesso è proprio l'invidia a darci l'impulso per agire, per migliorarci, per "salire di rango".

L'invidia vuole il risultato, ma senza voler pagare il prezzo.

Come insegna il filosofo Bert Hellinger, la persona invidiosa vuole ciò che hai tu, ma non vuole fare la fatica necessaria per ottenerlo. Vuole i frutti del tuo successo, ma non è disposta a prendersi carico del tuo destino, del tuo cammino. Questa, però, è una fantasia. In un universo ordinato, nulla si ottiene senza percorrere la strada che porta a quel risultato.

Chi ottiene un successo ha sempre attraversato qualcosa, anche se gli altri non lo vedono. Chi invidia, spesso, non è disposto a sopportare ciò che il successo costa.

  • La solitudine
  • La fatica
  • L'impegno costante
  • I fallimenti (sì, al plurale)
  • La responsabilità

Come trasformare l'invidia in energia costruttiva

Allora, cosa possiamo fare in pratica quando sentiamo l'invidia bussare alla nostra porta?

  1. Accorgitene e accoglila. Il primo passo è la consapevolezza. Riconosci che stai provando invidia e accettala come un'emozione umana, senza giudicarti.
  2. Fatti la domanda giusta. Chiediti onestamente: "Sono disposto a sostenere il prezzo di ciò che invidio? Ho la forza di compiere l'intero viaggio per ottenerlo in modo integro?".
  3. Usa la risposta come guida. A questo punto, le strade sono due:
    • Se la risposta è SÌ: allora usa quell'invidia come carburante. Trasforma quell'energia in motivazione. Fai in modo che la persona che invidi diventi la tua musa ispiratrice. Questo è un approccio costruttivo che ti spinge a migliorare.
    • Se la risposta è NO: va bene lo stesso. Sii onesto con te stesso. Se senti di non avere la forza per quel viaggio, allora risparmia le energie che hai. Usale per fare qualcosa di bello e realizzabile per te, qui e ora. Non sprecare il tuo tempo a contemplare ciò che non puoi o non vuoi davvero avere, perché quell'invidia, lasciata a macerare, diventerà veleno.

In ogni caso, meriti di godere di ciò che riesci a ottenere. Gustati e goditi tutto quello che hai.

Un abbraccio fortissimo, a presto.

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