Noi siamo con GAZA!

L’amore che include è più grande del dolore che divide.

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Durante alcune delle nostre Giornate di Costellazioni Biosistemiche si sono manifestati i ricordi emotivi della guerra. Non quella che vediamo al telegiornale, ma quella che vive nella memoria profonda dei popoli e delle famiglie.

Nei nostri eventi lo sperimentiamo. Succede all’improvviso, seguendo l'origine di un sintomo o di un tema di vita. Tutto è congiunto a tutto. Da un tessuto dolorante ecco che il campo si apre… e cala in sala un silenzio glaciale. Nessuno lo decide, eppure tutti i partecipanti lo sentono. È come se il tempo si fermasse. In quell’attimo sospeso, le persone percepiscono la presenza dei caduti, degli antenati dispersi, di chi non è tornato, di chi è stato dimenticato. È come se le voci di generazioni intere bussassero alle porte della nostra mente.

Poi, come un’onda che attraversa il gruppo, arriva il pianto. Ma non è un pianto personale: è il sistema che piange. Si sente che il dolore non appartiene al singolo, ma a tutti.

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