Sei veramente mancino o destrimane? Capire la lateralità biologica: perché è importante e come scoprirla

Sei veramente mancino o destrimane? Capire la lateralità biologica: perché è importante e come scoprirla

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Molti di voi mi chiedono come capire se si è mancini o destrimani a livello biologico, e perché questo sia importante. Non si tratta semplicemente di osservare con quale mano scriviamo! Quella è solo un'abitudine, a volte influenzata culturalmente. Il nostro organismo, invece, ha un suo lato dominante e uno non dominante biologicamente, e questo aspetto è cruciale perché influisce sul senso di molti sintomi.

Cos'è la lateralità biologica e perché è fondamentale?

Ogni sintomo che si manifesta nel nostro corpo ha un suo senso, una sua logica e una causa specifica; è un programma di adattamento a qualcosa che è cambiato nel nostro ambiente, o meglio, in come lo percepiamo. La lateralità biologica – essere mancini o destrimani a un livello più profondo – influisce proprio sul senso biologico di questi adattamenti. Conoscere la propria lateralità è importantissimo perché ci aiuta a comprendere meglio un sintomo, facendo uno "zoom" su di esso. Un sintomo può avere un significato diverso se vissuto da una donna mancina rispetto a un uomo destrimane, per esempio.

Questa distinzione è fondamentale quando parliamo di sintomi legati al cervelletto, alla sostanza bianca e alla corteccia cerebrale. Fanno eccezione i sintomi del tronco cerebrale, che non seguono questa logica di lateralizzazione.

I test per scoprire la tua lateralità: quali funzionano e quali no

Chiaramente, la mano con cui scriviamo non è un indicatore affidabile della nostra lateralità biologica. Vediamo allora alcuni test che possono aiutarci, partendo da quelli più conosciuti fino ad arrivare a quello che ritengo il più affidabile.

1. Il test dell'applauso

Molti di voi che conoscono il Dottor Hamer e le Cinque Leggi Biologiche avranno sentito parlare del test dell'applauso.

  • Come funziona: Applaudi in modo spontaneo, come se fossi a teatro alla fine di uno spettacolo. La mano che "martella" l'altra è considerata rappresentativa del tuo lato dominante. Se martelli con la destra, dovresti essere destrimane; se con la sinistra, mancino.
  • Affidabilità: Può dare un'indicazione immediata e in molti casi funziona. Tuttavia, non è il test più sicuro. Ci sono diverse eccezioni e falsi positivi.
  • Problematiche:
    • Conflitto motorio: A volte, specialmente nelle donne, può esserci un conflitto motorio inconscio che porta ad applaudire "come le foche" o "i pinguini", battendo i palmi insieme in modo simmetrico. Questo tipo di applauso, che scherzosamente definisco "la foca o il pinguino che chiedono il pesce", spesso è legato a un movimento interrotto con la figura paterna a livello sistemico. In questi casi, bisogna essere bravi a osservare i gomiti e a far caso dove mette più forza il vivente. Il gomito che mette più energia dà indizio sulla lateralita.
    • Falsi positivi: Una persona potrebbe applaudire con la sinistra sulla destra, sembrando mancina, ma poi manifestare sintomi da destrimane.

Personalmente, uso il test dell'applauso solo se ho tempo di integrarlo con altri.

2. Il test della bottiglia

  • Come funziona: Prendi una bottiglia e svita il tappo. La mano che usi per svitare dovrebbe indicare la tua lateralità.
  • Affidabilità: È un test indicativo, ma anche qui con delle eccezioni. Ad esempio, io sono destrimane, ma svito la bottiglia con la sinistra.

3. Il test del neonato

  • Come funziona: Immagina di tenere un neonato in braccio o di dovergli dare il biberon con una mano. Il braccio con cui tieni il bambino (o anche un animale a cui vuoi bene) indicherebbe la tua lateralità.
  • Affidabilità: Bisogna fare attenzione ai dettagli. Io, per esempio, se sono seduto, tengo il neonato con il braccio sinistro; se sono in piedi, e quindi aumenta il "pericolo di caduta", uso il braccio destro. Ritengo che questo test sia più valido quando si è in piedi.

Test poco affidabili segnalati da alcuni di voi

Un gruppo di studio mi ha segnalato altri test proposti da un divulgatore, che però ritengo molto inaffidabili:

  • Test visivo: Guardare un punto fisso, chiudere un occhio alla volta. Se l'immagine si sposta, l'occhio dominante sarebbe quello rimasto chiuso. Questa per me è una "grandissima bufala", perché il campo visivo può essere influenzato da offuscamenti o scotomi momentanei legati a vissuti conflittuali.
  • Test della spinta: Stare in piedi a piedi paralleli, qualcuno spinge da dietro. Il primo piede messo avanti indicherebbe la lateralità dominante. Anche questo è molto discutibile, dato che la lateralità biologica si comprende meglio attraverso l'uso delle mani e delle braccia ("le zampe anteriori," per intenderci), e dipende molto dalla motricità individuale.

4. La prova del nove: i sintomi

Per me, l'unica prova assolutamente certa e definitiva per determinare la lateralità biologica è quella dei sintomi.

  • Come funziona: Quando incontro un cliente, dopo magari aver osservato come svita una bottiglia, se ho ancora dubbi, inizio a parlare. Individuo un "tallone d'Achille" emotivo, come la mancanza di una figura importante (ad esempio, la mamma). Parlando di questa figura, cerco di far avvicinare emotivamente la persona a quel tema e osservo. Improvvisamente, la persona potrebbe iniziare a grattarsi da qualche parte.
  • Interpretazione: Se, parlando della mamma (che per un destrimane si manifesta sul lato non dominante, cioè il sinistro), la persona si gratta sul lato destro, significa che ho davanti una persona mancina (uomo o donna). Se si gratta a sinistra, è una persona destrimane.
  • Il "paradosso": Qualcuno potrebbe dire: "Ma io devo capire la lateralità per comprendere i sintomi, come faccio se il test sono i sintomi stessi?" Bisogna partire da correlazioni su sintomi estremamente semplici, soprattutto quelli della cute (epidermide, che è ectoderma). Una reazione dell'epidermide è un ottimo indicatore.
"La prova del 9, secondo me l'unica prova assolutamente certa e definitiva è ovviamente quella dei sintomi."

Un'attenzione particolare: i gemelli superstiti

Un aspetto che il Dottor Hamer forse non aveva calcolato a fondo è la questione dei gemelli. I gemelli superstiti (cioè quelli il cui gemello o gemelli non ce l'hanno fatta durante la gravidanza) sono spesso "un po' tutti alterati" nella loro lateralità. Possono essere gemelli mancini o destrimani, ma manifestare delle "piccolezze" con l'altra mano. Ad esempio, io sono un gemello superstite e, pur essendo destrimane (come confermato dai miei sintomi), svito la bottiglia con la sinistra. Addirittura, il gemello scomparso può far manifestare sintomi sul lato non dominante, quindi bisogna essere molto attenti ai dettagli quando si analizzano i sintomi in questi casi.

Come la lateralità influenza l'interpretazione dei sintomi

Una volta definita la lateralità, come si interpreta? (Ricordiamo, escludendo il tronco cerebrale):

  • Lato non dominante:
    • Per un destrimane, è il lato sinistro.
    • Per un mancino, è il lato destro.
    • I sintomi su questo lato (ad esempio sulla pelle) riguardano solitamente una separazione o un impedimento motorio in relazione alla mamma (o a chi percepiamo come tale: nonna, suocera, guru, maestri di vita) e ai figli (o chi percepiamo come figli: cuccioli accuditi, fidanzati/e trattati come figli, animali domestici a cui facciamo da "mamme").
  • Lato dominante:
    • Per un destrimane, è il lato destro.
    • Per un mancino, è il lato sinistro.
    • I sintomi su questo lato riguardano sempre dinamiche di separazione o impedimento motorio, ma in relazione al partner (mariti, mogli, compagni, dove c'è un ordine sistemico equilibrato), ai pari (fratelli, amici, colleghi) e anche al papà (che sistemicamente è "due scalini sopra di noi").

Esempio pratico: Se una donna mancina manifesta un eritema all'interno del braccio sinistro (suo lato dominante) dopo aver riabbracciato il papà, è semplicemente in una fase di soluzione di un conflitto di separazione con il suo babbo.

In conclusione

Capire la propria lateralità biologica è un passo fondamentale per decodificare i messaggi del nostro corpo. Non fermatevi alla mano con cui scrivete. Osservate, usate i test con consapevolezza dei loro limiti, ma soprattutto imparate ad ascoltare e interpretare i vostri sintomi, specialmente quelli cutanei più semplici. Siate meticolosi, verificate costantemente e incrociate i dati. È un lavoro che richiede attenzione e una mente libera da condizionamenti.

Spero che queste informazioni vi siano utili per il vostro percorso di consapevolezza! Un abbraccio.

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